Ego Me Absolvo: La seconda indagine del commissario Gelsomino (Italian Edition) by Marco Lugli

Ego Me Absolvo: La seconda indagine del commissario Gelsomino (Italian Edition) by Marco Lugli

autore:Marco Lugli [Lugli, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-10-29T23:00:00+00:00


[1] Il 29 Giugno è il giorno dedicato a San Paolo, l’apostolo dei “gentili”, che proprio quel giorno, assieme all’apostolo Pietro, fu martirizzato. Nonostante la sua immane opera di cristianizzazione, in alcuni luoghi egli è noto sopratutto per l’episodio che, a Malta, lo vide morso da un serpente dal cui veleno risultò immune.

Mercoledì 22 Giugno 2016, a Sulrano

Pure in casa mia, viene a rompermi il cazzo!

Gelsomino lesse quest’esclamazione sul volto di Colella quando questi aprì la porta di casa e si trovò davanti colui che lo aveva fatto sospendere. Il carabiniere non disse nulla. Diede le spalle al poliziotto, iniziò a camminare verso l’interno lasciando la porta aperta. Gelsomino interpretò il gesto come l’autorizzazione a entrare.

«Prende il caffè?»

«Se non è avvelenato, volentieri.»

Colella guardò il commissario. La frase che non pronunciò era di gran lunga più scortese della precedente.

«Scherzavo, maresciallo. Vengo in pace.»

«Venga come le pare. Ma vada via in fretta.»

«Mi imbarazza sentirla parlare così e allo stesso tempo offrirmi il caffè.»

«Qui si usa offrirlo, a chi entra in casa. Ma lei poteva dire di no.»

Gelsomino sospirò, comprendendo che l’approccio bonario non si confaceva all’umore dell’uomo.

«In effetti avrei dovuto rifiutare. Tra l’altro le avrei fatto un piacere perché anche lei dovrebbe bere meno caffè. Sì, perché poi mi rimane sveglio la notte e va in giro ubriaco a urlare e disturbare la quiete delle persone.»

Il carabiniere si voltò, incrociò le braccia e appoggiò il sedere al mobile della cucina.

«Ha segnalato anche quello, immagino, ai suoi amici ai piani alti.»

«No. Non ancora, almeno. Ero qui proprio per questo. Per vedere se potevamo evitarlo.»

Colella si sforzò di ridere.

«Lei è qui perché vuole qualcosa in cambio del suo silenzio.»

«Io la chiamo collaborazione fra colleghi. È la sua ostilità nei miei confronti fin dal primo minuto, che ha prodotto la situazione in cui ci troviamo ora.»

La moka iniziò a borbottare. Il maresciallo si mosse con lentezza dalla sua posizione a riccio per toglierla dal fuoco e versare il liquido bollente nelle tazzine.

«Amaro, grazie.»

«E te parìa…»

«Come arrotonda, qui, la gente?» domandò Gelsomino dopo aver preso la tazza fra le dita e averci soffiato dentro.

Colella aggrottò la fronte, si sedette al tavolo di fronte al poliziotto.

«Non ho capito cosa mi sta chiedendo.»

«Lo so che qui la vita costa poco, ma so anche come funzionano le dinamiche in un piccolo paese. Qualche lavoretto extra si trova sempre.»

«Certo, è normale. Se poi lei è un moralista del…»

«Fermo, fermo, non mi fraintenda. Sono d’accordo con lei che sia normale. Che serva a tirare avanti. Il fatto è che mi chiedevo come funziona qui. Che cosa fa la gente per portare a casa due lire in più?»

«Due lire… c’è l’euro anche qui a Sulrano, commissario.»

Gelsomino si limitò a sorridere.

«Ci sta la campagna, le olive…» rispose infine il maresciallo.

«Domenico Strafella ha ulivi?»

«Ma chi, il dottore? Non lo so proprio. Perché mi chiede di lui?»

«E poi se vendi le olive, le vendi a novembre, a dicembre. Gennaio al massimo, no?» disse Gelsomino ignorando la domanda di Colella. «Com’è che quello, a giugno, mette



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